L’anno scorso è stata Mantova, l’anno prossimo ha vinto Palermo, ma quest’anno la Capitale italiana della Cultura è la splendida Pistoia.
La capitale italiana della cultura è una città designata ogni anno dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Viene scelta da una commissione di sette esperti per avere la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale. Nata nel 2014 a seguito della proclamazione della città di Matera a capitale europea della cultura 2019, l’iniziativa ha tra gli obiettivi quello di valorizzare i beni culturali e paesaggistici e di migliorare i servizi rivolti ai turisti.
Pistoia è una città di circa centomila abitanti, a nord della piana che accoglie Prato e Firenze, con una tradizione di vivaisti che l’ha portata a essere anche capitale del verde e a esportare quasi 40 milioni di piante ogni anno, in tutto il mondo. Architetti del verde internazionali arrivano per vedere e scegliere piante che trovano collocazione all’ingresso del Louvre, nei giardini di Buckingham Palace, allo stadio Olimpico di Baku e alla corte del Re di Giordania.
Di fondazione romana, Pistoia è una città da sempre crocevia di incontri e di scambi, luogo di passaggio attraverso l’Appennino di itinerari mercantili, di infrastrutture civili come la Ferrovia Porrettana, di pellegrinaggi religiosi. La sua storia è lunga due millenni e proprio quest’anno si festeggiano i 900 anni del suo Statuto dei consoli del 1117, la più antica raccolta di leggi dell’età Comunale pervenuta fino ad oggi.
Pistoia è anche una città di antiche tradizioni operaie, che ha visto nella sua principale fabbrica di treni non soltanto il suo più importante centro industriale e produttivo, ma anche un motore di crescita politica e sociale che ne ha disegnato l’identità e la storia. È stata una città partigiana, medaglia d’argento al valor militare per la Liberazione del Paese dal Nazifascismo.
La bellezza del suo centro è valorizzata da un ricco calendario di attività, mostre, concerti ed eventi, con l’imbarazzo della scelta tra i suoi 29 musei aperti gratuitamente per tutto il 2017.
Tra le iniziative di maggio spicca l’ottava edizione di Dialoghi sull’Uomo, il festival di antropologia del contemporaneo che animerà la città dal 26 al 28 maggio a tema La cultura ci rende umani. Movimenti, diversità e scambi.
David Grossman, Gianni Berengo Gardin, Claudio Magris, Robert Koch, Toni Servillo, Marco Paolini, Silvia Ronchey, Michela Marzano, Edoardo Albinati sono tra i nomi di spicco per un’agenda di tre giorni e 25 appuntamenti. Per esempio, sabato 27 maggio, in Piazza del Duomo alle 17,30, verrà assegnato il Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo, conferito a una figura del mondo culturale che con il proprio pensiero e la propria opera abbia testimoniato la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane: David Grossman.
Molto ricco il sito del progetto, con un’area dedicata alla sostenibilità urbana e un’altra dedicata all’accoglienza.
Seguite uno degli itinerari consigliati e perdetevi tra le mura di questa bellissima ma non abbastanza conosciuta cittadina toscana.
Bellissima Pistoia, io la amo molto. Il suo “problema” è quello di essere soffocata – secondo me – da perle toscane più prestigiose, per cui difficilmente senti qualcuno che sceglie di visitarla. A noi è capitato più volte grazie a una vacanza in zona, a Pescia precisamente dove c’è una delle nostre mete di fuga preferite, anche se a pensarci sono già 5 anni che non ci torniamo. Siamo stati a un favoloso concerto di Battiato in piazza, la foto lassù mostra precisamente dove eravamo seduti, grazie per avermelo ricordato.
Sandra, concordo. Pistoia è una meta toscana da rivalutare e penso che ne scriverò ancora.
Intanto a Luglio c’è il Pistoia Blues ed il mio adorato Fabi in concerto in piazza.
A prestissimo!
A.
Infatti Battiato fu proprio per Pistoia Blues, una manifestazione molto bella.