Cosa aspettarsi quando due non-groupie, un maschio alpha e wonder dog vanno alla scoperta della città obliqua? Secondo noi ci sarebbe d’aspettarsi di tutto, ma soprattutto tantissime foto! Perchè di bellezza ne abbiamo vista così tanta, che le parole da sole non possono bastare.
In una mattina di aprile, in cui la primavera ancora non ne voleva sapere di farsi vedere, abbiamo assaporato Napoli in discesa. Come? Attraversandola dal Petraio al Corso Vittorio Emanuele, percorrendo una delle più famose pedamentine, quella che collega la collina con il quartiere Chiaja.
La nostra passeggiata è stata organizzata dall’associazione Trentaremi, che progetta visite della città inusuali e non prettamente turistiche.
Un bellissimo modo per scoprire e riscoprire Napoli!
Un borgo quasi invisibile, quello del Petraio, perchè si sviluppa in modo obliquo e si nasconde agli occhi distratti e a chi vive perennemente in automobile.
Il Petraio deve il nome alla sua natura pietrosa e irta, per questo è un percorso fatto per gambe allenate, occhi aperti e bocche chiuse.
Dall’alto della discesa del Petraio (o salita, dipende dai punti di vista) si può ammirare uno dei panorami più belli di Napoli. Attraverso il percorso pedonale si incontrano rampe, paesaggi mozzafiato, case artistiche, abitazioni incredibili e orti nascosti, compreso il delizioso b&b La Thuya incastonato nel roccione, dalle vedute indimenticabili.
Il tutto sospeso nell’atmosfera di cinquecento anni fa, tempo in cui questa pedamentina era il solo collegamento tra la zona agricola “il vomero” e il quartiere di Chiaia.
Per queste vie scoscese siamo arrivati fino alla strada che più di tutte raccoglie le testimonianze del Liberty Napoletano: via Palizzi. Vi sorgono deliziose ville e meravigliosi palazzi in cui l’architettura liberty ha dato pieno sfogo ai suoi tratti più caratteristici: decorazioni in ferro battuto e vetro, torri e pilastri adornati da stucchi e motivi floreali.
Lungo il cammino tesori nascosti hanno calamitato il nostro sguardo.
Piccoli dettagli come un albero fruttato nascosto in un rosone, una minuscola meridiana in pietra e una piccola edicola votiva incastonata tra rocce e arbusti.
Che siate napoletani o turisti in visita, dedicate un paio d’ore a una passeggiata obliqua nel cuore del Petraio.
Una delle mille sfaccettature di Napoli e certamente tra quelle da non dimenticare mai.